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C’è un cadavere in redazione: “Goodbye Golia” di Elliott Chaze tra mystery e noir

Tutti, nella redazione del Catherine Call, quotidiano di una cittadina dell’Alabama, temono e detestano il direttore John Robinson. E un giorno, a ridosso delle festività natalizie, questi viene ritrovato nel suo ufficio privo di vita. Ha uno spillone infilzacarte conficcato nella nuca.

Lo rinviene Kiel St. James, un redattore, che decide di intraprendere una sua indagine per individuare il responsabile dell’omicidio. Compito tutt’altro che semplice, dal momento che i sospettati abbondano: il tipografo a un passo dal licenziamento; il capo dell’ufficio stampa che ha difficoltà a mantenere di posto di lavoro a causa dei suoi problemi di cuore; tutti gli impiegati, che Robinson si divertiva sadicamente a provocare fino all’esasperazione. Se vuole riuscire a individuare il colpevole, Kiel St. James deve imparare a non fidarsi di chi lo circonda. Perché, a quanto può constatare, chiunque, se considerato come un sospettato, comincia a comportarsi come tale.

Autore del romanzo Goodbye Golia (Goodbye Goliath, 1983), da poco pubblicato da Mattioli 1885, è Elliott Chaze (1915-1990), scrittore che meriterebbe di essere riscoperto e di cui la casa editrice di Fidenza ha pubblicato negli anni altri due titoli.

Originario di Mamou, in Louisiana, Chaze si è laureato presso l’Università dell’Oklahoma nel 1937, si è arruolato nell’esercito e ha combattuto durante la Seconda guerra mondiale nelle truppe aviotrasportate. L’esordio nella narrativa risale al 1947, con il romanzo The Stainless Steel Kimono, che rievoca le sue esperienze di guerra in Giappone. L’opera non ottiene il successo sperato e Chaze si dedica al giornalismo, collaborando regolarmente con il quotidiano Hattiesburg American.

Tornerà comunque alla narrativa, pubblicando nove romanzi noir (non di rado basati su premesse autobiografiche) e racconti, apparsi, insieme a vari saggi, su riviste prestigiose come Life, New Yorker, Reader’s Digest. Il Washington Post ha ricompreso il suo romanzo Il mio angelo ha le ali nere (Black Wings has My Angel, 1953) nella lista dei migliori noir di tutti i tempi.

Goodbye Golia è il primo di tre romanzi con protagonisti Kiel St. James, la sua fidanzata fotografa Crystal Bunt e il poliziotto Orson Boles. Gli altri titoli della serie sono: Mr. Yesterday (1984) e Little David (1985).    Secondo il New York Times, “oltre a essere un tradizionale giallo abilmente congegnato, Goodbye Golia fornisce una accurata rappresentazione di come opera il quotidiano di una piccola città. Chaze, lui stesso ex redattore capo di un giornale del Mississippi, conosce nei particolari la vita di redazione. Racconta la vicenda con una buona dose di raffinatezza, includendovi un po’ di umorismo sessuale che non risulta mai offensivo.”

https://www.sherlockmagazine.it/9734/c-e-un-cadavere-in-redazione-goodbye-golia-di-elliott-chaze-tra-mystery-e-noir

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