Cronaca e True Crime

Omicidio Serena Mollicone: processo di appello in dirittura d’arrivo, spunta un testimone chiave?

Roma. Escussi ulteriori testimoni nel corso dell’udienza tenutasi oggi dinanzi alla Corte d’Assise d’Appello, nell’ambito del processo per l’omicidio di Serena Mollicone avvenuto ad Arce nel giugno del 2001.

Imputati, assolti in primo grado nel 2022, il maresciallo dei Carabinieri Franco Mottola, sua moglie Anna Maria e il loro figlio Marco, insieme al vice di Mottola, Vincenzo Quatrale (istigazione al suicidio del brigadiere Santino Tuzi) e all’appuntato Francesco Suprano (favoreggiamento).

L’accusa ha chiamato a deporre Giuseppe D’Ammassa, sul presunto litigio tra Marco Mottola e Serena Mollicone durante la festa di Sant’Eleuterio; Luigi Germani e Danilo Tomaselli, a proposito delle attività di spaccio di droga ad Arce.

Sentito anche Marco Malnati, il “compare” del brigadiere Santino Tuzi. Il teste ha premesso di “non avere più paura” e ha asserito: “Santino Tuzi mi disse di aver visto entrare Serena in caserma quella mattina e di non averla più vista uscire.” “Santino me lo disse tra il 2007 e il 2008”, ha aggiunto. “Era in un bar dove andavamo.”

In passato, interrogato dagli inquirenti, aveva negato che l’amico gli avesse fatto rivelazioni relative alla vicenda di Serena. “Avevo paura”, queste le sue parole di oggi, riportate dal Corriere della Sera, “ma adesso le figlie sono grandi…” “Prima non avevo parlato per paura”, ha aggiunto, “ma adesso se mi devono ammazzare lo facessero pure.” Ancora: “Non ho più fiducia nella giustizia ed anche se non posso dire di aver ricevuto minacce non mi fido più di nessuno.”

Il brigadiere Tuzi fu rivenuto senza vita l’11 aprile 2008. All’interno di un’auto, nei pressi di una diga, con la sua pistola accanto. Quel giorno alle telecamere di una tv locale, Malnati gridò: “Gli hanno tappato la bocca.” Il processo di appello è giunto quasi alla conclusione. Già fissate le discussioni: il 30 maggio, la requisitoria della procura generale e delle parti civili. Il 4 giugno inizieranno quelle dei difensori dei cinque imputati. Quindi, la camera di consiglio e la sentenza.

Hi, I’m Luca Marrone

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