“Il delitto Impastato”: un convegno apre il Master Lumsa in Criminologia, tra investigazione e impegno civile

Roma. Si intitola Il caso Impastato, la verità e i depistaggi. Un’analisi retrospettiva tra diritto e criminologia. È il convegno con cui ieri, 16 febbraio, si è inaugurata la nuova edizione del Master Lumsa di secondo livello in Criminologia e Psicologia giuridica, diretto dalle professoresse Paula Benevene e Simona De Stasio.
L’evento, organizzato in collaborazione con l’Associazione Nazionale Criminologi e Analisti Forensi, è stato un’occasione per ripercorrere la drammatica vicenda dell’omicidio del giornalista e attivista Peppino Impastato, avvenuto a Cinisi (Palermo), il 9 maggio 1978. A fronte di iniziali tentativi, da parte dei responsabili dell’indagine, di classificare il fatto come suicidio o morte accidentale nel corso della preparazione di un attentato, ben presto è emerso che il giovane è stato vittima della mafia, che egli si era strenuamente impegnato a contrastare, attraverso le trasmissioni dell’emittente libera “Radio Aut”.
Dopo i saluti dell’avvocato Angelo Malizia, i relatori del convegno – coordinati dall’avvocato Manlio di Miceli – hanno affrontato il caso adottando molteplici prospettive, tra storia e analisi criminologico-forense: Arturo Davide Villagrasso, dell’Arma dei Carabinieri, ha proposto una approfondita ricognizione del fenomeno mafioso in Sicilia all’epoca del delitto; il penalista Daniele Ingarrica si è soffermato sull’iter processuale che ha condotto alla condanna dei mandanti; il criminologo Luca Marrone ha ricostruito la scena del crimine proponendone una lettura attraverso le categorie del criminal profiling; il medico legale Fabio Fagiolari si è soffermato sulle risultanze tanatologiche del caso e la criminalista e genetista Marina Baldi ha illustrato le potenzialità delle attuali tecniche di analisi forense delle tracce materiali del reato.
Toccante la testimonianza conclusiva di Luisa Impastato, nipote di Peppino, sull’eredità dello zio nell’impegno nella lotta alla mafia.